Siglato il contratto-stralcio: recupero inflazione 2019-21, anticipo 2022-24, aumenti statali e provinciali

Siglato il contratto-stralcio: recupero inflazione 2019-21, anticipo 2022-24, aumenti statali e provinciali

Il 3 ottobre 2023 abbiamo siglato, insieme agli altri tre sindacati della scuola, l'ipotesi di un secondo accordo-stralcio provinciale, di natura esclusivamente economica, per il triennio 2022/24.

IL CONTENUTO DELL'ACCORDO

A) Arretrato per recupero inflazione del triennio 2019/21.

Per il recupero dell'inflazione (giunta al 5,1%) registrata nel triennio 2019/21 (al netto dell'IPCA all'1,8% già prevista e degli aggiornamenti stipendiali ottenuti con i precedenti accordi), saranno pagati agli insegnanti statali dell'Alto Adige (in servizio a tempo pieno nei periodi di riferimento) i seguenti importi lordi una tantum:

€ 172,52 per l'anno solare 2019;
€ 618,73 per l'anno solare 2020;
€ 834,20 per l'anno solare 2021.

B) Arretrato 2022 come "trascinamento" dell'aumento 2019/21

€ 1.514,67 lordi per ogni insegnante in servizio a tempo pieno nel 2022.

C) Arretrato 2023 come "trascinamento" dell'aumento 2019/21

una cifra (grosso modo compresa tra i 1400 e i 1700 € lordi) variabile a seconda dell'anzianità statale e provinciale, per il personale in servizio a tempo pieno nel 2023.

D) Aumenti statali e provinciali
Le voci stipendiali statali si adegueranno agli aumenti previsti dal CCNL del 6.12.2022. Aumenterà anche l'indennità provinciale, v. tabelle allegate all'ipotesi di contratto, qui:

E) Anticipo 2022/24

1.612,82 € lordi come anticipo una tantum sull'inflazione del triennio 2022-2024.

F) Quando arriveranno gli arretrati?

Il contratto siglato deve essere assoggettato a tre ordini di controlli (Nucleo di Valutazione provinciale; Corte dei Conti; Ministero dell'Istruzione) da parte pubblica, e alle consuete assemblee da parte sindacale.
Speriamo in una sottoscrizione definitiva a breve e nel pagamento degli arretrati a dicembre 2023.

Questioni ancora aperte

La soddisfazione per un accordo raggiunto dopo contrattazioni di notevole complessità tecnica non deve farci dimenticare che restano aperte numerose questioni, per le quali continuerà il nostro impegno:

- l'adeguamento degli stipendi all'inflazione in corso nel triennio 2022/24;
- la mancata equiparazione con gli insegnanti della Formazione professionale provinciale (il Protocollo d'Intesa 2021 prevede il ritorno all'equiparazione in vigore dal 1998 al 2019)
- il mancato riconoscimento di un bonus formazione simile alla Carta docente del resto d'Italia (anch'esso promesso nel 2021)
- l'adeguamento dei congedi familiari alla nuova legislazione statale.

Qui il testo siglato.