A seguito delle intese stipulate dal governo Gentiloni, già nel 2018 Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto hanno chiesto il trasferimento a sé di molte materie, tra cui scuola, ambiente, vie di comunicazione.
Con la Legge di bilancio 2023 (art. 1, co. 791-798) il ministro Calderoli e altri esponenti dell’esecutivo hanno messo nero su bianco la volontà del governo di realizzare i progetti di autonomia differenziata.
Quali sono i rischi di questo progetto? Tra le bozze regionali, leggiamo la volontà di:
• costruire un organico regionale del personale scolastico,
• regionalizzare da subito la Dirigenza scolastica,
• differenziare gli stipendi in base alle risorse regionali,
• intervenire sulla mobilità con blocchi degli spostamenti tra regioni.
Temiamo dunque gravi conseguenze persino nel contesto delle autonomie speciali come quella altoatesina:
• il dominio dei governi locali sui programmi scolastici,
• il venir meno di un diritto allo studio uniforme in tutto il territorio dello Stato,
• la compromissione del valore legale del titolo di studio,
• gravi ostacoli alla mobilità del personale insegnante,
• l’indebolimento o la scomparsa del contratto collettivo nazionale, fonte dello stipendio base e di diversi diritti anche per il personale altoatesino,
• l’aumento del divario tra Nord e Sud.
Sottoscriviamo l’iniziativa popolare del “Coordinamento per la Democrazia Costituzionale” per la revisione degli artt. 116 comma 3, e 117 commi 1-3 della Costituzione.
PUOI FIRMARE NEL TUO COMUNE, oppure ON-LINE CON LO SPID (SCANSIONA IL CODICE QR o VAI AL SITO https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC ).
Dal 9.11.2022 la sottoscrizione ha sei mesi di tempo per raccogliere 50.000 firme e portare l’iniziativa in Parlamento.
La proposta di legge di revisione costituzionale intende:
• eliminare le intese che introducono l'autonomia differenziata con trattative tra governo e singola regione e riducono il parlamento a un ruolo di ratifica,
• introdurre eventuali referendum,
• spostare l’istruzione e altre materie strategiche dalla potestà concorrente delle Regioni ordinarie a quella esclusiva dello Stato,
• modificare i livelli “essenziali” in livelli “uniformi” delle prestazioni.
Qui il nostro volantino.
Testo completo della proposta di legge, primi firmatari e approfondimenti sul sito del Coordinamento per la democrazia costituzionale: http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it/raccolta-firme-proposta-di-legge/